Spesso, si desidera compiere un passo avanti per migliorare la propria attività, rendendola più efficiente ed efficace. A questo proposito, le opportunità sono tante basta conoscerle.
Un’iniziativa che potrebbe agevolare le tue attività online è il voucher per la digitalizzazione delle PMI.
Cos’è il Voucher per la Digitalizzazione?
Il voucher mira a agevolare la digitalizzazione delle attività delle PMI (piccole e medie imprese) attraverso l’erogazione di un voucher a fondo perduto. Quest’ultimo può essere richiesto per attività intraprese nell’ambito della digitalizzazione dei processi aziendali e del miglioramento tecnologico delle imprese.
Le PMI, con sede legale e operativa sul territorio nazionale, possono presentare la richiesta per il voucher per un importo massimo di 10.000€. Questa misura di finanza agevolata copre il 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 10.000€. [Voucher per la digitalizzazione delle Pmi, sviluppoeconomico.gov.it]
Questo significa che se il costo dell’attività è di 20.000€, il voucher ne può ricoprire anche la metà: 10.000€, ma se la spesa è di 30.000€, il voucher non potrà essere del 50% ma potrà arrivare solo fino a 10.000€.
Quali sono gli interventi ammissibili?
Gli interventi ammissibili sono:
- Il miglioramento dell’efficienza aziendale
- la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce
- la connettività a banda larga e ultra larga
- Il collegamento alla rete internet mediante tecnologia satellitare
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale
Il voucher prevede che gli acquisti vengano fatti in seguito alla sua prenotazione ma che l’investimento sia terminato non oltre sei mesi dalla data di pubblicazione del decreto di assegnazione del voucher.
Quanti sono i fondi stanziati?
Per il voucher sono stati stanziati 100.000.000€ che verranno così ripartiti in tutte le regioni d’Italia: 26.676.395,23€ per le regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), 5.867.283,77€ per le regioni in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise) e, infine, 67.456.321,00 € per le altre regioni del territorio nazionale (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio).
Come presentare la domanda?
Come per tutti i bandi, per la presentazione della domanda esistono due strade: la prima consiste nella compilazione in autonomia, la seconda nell’affidarsi a consulenti finanziari specializzati che vi seguiranno nel percorso di presentazione della domanda e risponderanno ai vostri dubbi. In questo caso specifico, la procedura è molto semplice e può essere svolta in maniera autonoma senza troppe difficoltà.
La possibilità di compilare online la domanda si apre il 15 gennaio 2018 alle ore 10.00, mentre per la presentazione della domanda presso lo sportello, sarà consentita dalle 10.00 del 30 gennaio 2018 alle 17.00 del 9 febbraio 2018.
Due prerequisiti per poter partecipare al bando sono la Carta nazionale dei servizi e una casella PEC attiva e registrata nel Registro delle imprese.
Come verranno ripartiti i fondi tra le imprese?
Il bando non da importanza all’ordine cronologico con il quale vengono presentate le domande. I fondi verranno ripartiti tra tutte le imprese richiedenti e, nel caso in cui l’importo complessivo dei richiedenti superi i fondi stanziati per questo bando, le risorse verranno ripartite proporzionalmente fra le imprese beneficiarie e le regioni.
Gli esiti sono previsti per la metà di marzo 2018.
Per maggiori informazioni, consulta il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.