Fare SEO non significa solo inserire keyword qua e la ma ha un significato molto più ampio che va dalle attività di SEO onpage a quelle di SEO offpage, dalle best practice per la stesura dei contenuti al tempo di caricamento delle pagine, dalla realizzazione della sitemap alla gestione dei broken link e così via. C’è un elemento però che spesso non viene considerato perché ritenuto secondario: si tratta della SEO per immagini.

All’interno nel processo di ottimizzazione SEO di un sito web è necessario focalizzarsi anche sull’ottimizzazione delle immagini sui motori di ricerca.

 

Come si ottimizzano le immagini per la SEO: i 3 step

Per l’ottimizzazione delle immagini contenute all’interno del tuo sito web, ti consigliamo di lavorare su:

  • Caratteristiche dell’immagine: peso, dimensione, nome, qualità e formato
  • Alt tag, title e didascalia
  • Sitemap per immagini

 

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Quali devono essere le caratteristiche delle immagini per la SEO?

Che peso, qualità, dimensione e formato devono avere le immagini per la SEO?

Affinché la pagina all’interno della quale l’immagine è contenuta venga caricata velocemente è necessario che l’immagine sia di alta qualità ma leggera. Quindi, dovrai ridimensionarla e alleggerirla. Come? Apri l’immagine con un programma di editing (come ad esempio Photoshop), modifica le dimensioni, mantenendo le proporzioni, e salvala ad una qualità e risoluzione tali da garantire una piacevole fruizione senza appesantire la pagina.

 

Una volta ridimensionata e alleggerita l’immagine, dovrai salvarla scegliendo il miglior formato per l’utilizzo che devi farne, inserirla in pagina e valutare la velocità di caricamento con uno strumento apposito come per esempio Google Page Speed.

Vediamo insieme principali formati da conoscere:

  • .tiff: il formato di Adobe non è per nulla adatto al web in quanto essendo molto elastico consente di ottenere immagini molto pesanti che appesantirebbero troppo la pagina.
  • .png: con l’estensione .png, le immagini vengono compresse senza la perdita di dati. Per questo motivo risultano essere molto pesanti. Le immagini possono essere png-8 (supportano 256 colori) o png-24 (supportano 16.7 milioni di colori) e in entrambi i casi sono adatte immagini di qualità che siano al tempo stesso trasparenti. Il png-8 è consigliato nel caso di immagini composte da un minor numero di colori o colori piatti, mentre il png-24 viene consigliato quando è necessario comprimere un’immagine che in origine presenta moltissimi colori e sfumature.
  • .gif: il formato gif viene utilizzato più frequentemente per pubblicare icone o immagini animate. Contenendo da 2 a 256 colori, la giff consente di ottenere immagini dal peso ridotto.
  • .jpeg: nel caso di immagini con formato jpg, la compressione prevede una perdita di informazioni, per cui si deve mettere in conto la perdita di un po’ di qualità. Questa sua caratteristica fa sì che sia un’estensione molto adatta al web.
  • .webp: l’estensione .webp è stata sviluppata da Google proprio per l’utilizzo sul web. Questo formato garantisce il caricamento senza paragoni: è il più veloce. Tutto questa velocità però, si deve sapere, fa scendere di molto la qualità.

 

Come rinominare le immagini per la SEO?

Per la SEO, l’immagine deve avere un nome molto pertinente che descriva quanto rappresentato nell’immagine in modo breve e conciso. La difficoltà risiede nell’esprimere un concetto attraverso poche parole separate da un trattino l’una dall’altra.

 

Alt tag, title e didascalia per il SEO delle immagini

Alt tag è il testo alternativo dell’immagine che viene letto dallo spider di Google che cerca di analizzare il contenuto dell’immagine. L’ottimizzazione di questo tag è quindi fondamentale per facilitare il lavoro del motore di ricerca e concorrere ad un miglior ranking. È consigliabile

  • lavorare solo sulle immagini significative e rilevanti per l’argomento, escludendo quelle puramente decorative
  • evitare di riempire  l’alt tag di keyword che potrebbero influire negativamente sull’esperienza dell’utente
  • creare un alt tag coerente con il contenuto della pagina, descrittivo e informativo

 

Il title dell’immagine è molto importante per la user experience. Infatti, passando il mouse sopra all’immagine il title fornisce un approfondimento e/o un chiarimento sul contenuto del file.

La didascalia è quella frase che si trova sotto all’immagine e rimane sempre visibile. È utile al lettore ma concorre anche ad aumentare il numero complessivo di parole utilizzate nella pagina.

 

Il Tag Exif per il SEO delle immagini

I Tag Exif, Exchangeable Image File Format, sono metadati molto utili per il SEO delle immagini e servono a Google per filtrare i dati sulla base delle loro caratteristiche.

Nel caso specifico di questa tipologia di tag, le informazioni veicolate possono essere la data e l’ora dello scatto, l’orientamento fotocamera, la lunghezza focale, la velocità con cui è avvenuto lo scatto, la posizione geografica in cui è avvenuto lo scatto, l’anteprima della fotografia e le informazioni sul copyright.

 

Creare una sitemap per le immagine per la SEO

Ottimizzare le immagini per i motori di ricerca è un’attività molto lunga e complessa. Per migliorare i tempi e le possibilità di ottimizzazione è necessario redigere una Google Image Site Map per localizzare la loro posizione nel sito così che i crawler possano individuarle facilmente.

Nonostante questa strada renda più visibili le immagini agli occhi di Google, non esiste la garanzia che queste vengano indicizzate.

 

Quali sono le informazioni da inserire nella site map delle immagini?

A ciascuna immagine devono essere collegate le sue informazioni come il tag contenitore, l’url, la didascalia, la località geografica, il titolo e un url alla licenza.

Ecco come si presentano le informazioni nella guida di Google Search Console:

  • <image:image>
    È il contenitore di tutte le informazioni relative ad un’immagine
  • <image:loc>
    Indica l’indirizzo URL dell’immagine
  • <image:caption>
    Riporta la didascalia dell’immagine
  • <image:geo_location>
    Rappresenta la localizzazione geografica dell’immagine
  • <image:title>
    È il il titolo dell’immagine
  • <image:license>
    È l’URL dove si trova la licenza dell’immagine

Un esempio di Google Image Site Map diffuso dalla Guida di Google Search Console:

 

Come influiscono la DA e l’uso di CDN nell’ottimizzazione?

Dopo aver visto tutti gli elementi ai quali prestare attenzione per l’ottimizzazione delle immagini, passiamo a considerare due aspetti che riguardano questo argomento indirettamente:

  • La DA, Domain Authority o autorevolezza del dominio, espressa in un valore numerico che va da 1 a 100, è molto importante in termini di ranking anche se non influisce direttamente sull’indicizzazione dell’immagine. I motori di ricerca considerano questo metrica: un’immagine pubblicata su un sito che ha una DA molto bassa ricoprirà una posizione certamente inferiore  nella SERP rispetto alla stessa immagine pubblicata da un sito che ha una DA molto alta.
  • L’uso di CDN, Content Delivery Network, è una scelta che va ponderata dopo aver compreso e analizzato i vantaggi e gli svantaggi. Il vantaggio più evidente è la leggerezza, l’utilizzo di una CDN rende i siti molto più rapidi nel caricamento. Lo svantaggio si verifica quando si parla di link in entrata o backlink: se metti le immagini sul dominio di una CDN i link in entrata vengono conteggiati sul dominio della CDN e non sul tuo.

 

Se vuoi iniziare a lavorare sulla SEO per immagini e hai bisogno di una spalla destra che ti aiuti in questo percorso, non esitare a contattarci. L’abbiamo già fatto. Non ci perderemo!

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