L’uscita del Nokia 3310 fu annunciata dalla multinazionale finlandese nell’ormai lontano settembre del 2000, con lo slogan “Connecting People”. La produzione del telefono inizia nell’ottobre dello stesso anno. Il resto è storia.
Un telefono memorabile
Moltissimi di noi lo hanno avuto. Dagli adolescenti che spendevano cifre spropositate per aggiudicarsi la cover all’ultimo grido, a chi scambiava sfondi animati demenziali con gli amici, ai compositori che si dilettavano nell’inventarsi suonerie, ai giocatori compulsivi di Snake e Space Impact. Sì, poi c’erano anche le chiamate e gli SMS. Ma forse le cose che ricordiamo con più piacere del mitico 3310 non sono legate alla sua funzione principale. Moltissime particolarità lo rendevano unico. Per esempio la sua proverbiale indistruttibilità, diventata leggendaria anche grazie a memes come:
Resisteva a qualsiasi tipo di caduta. Si narra anche che fosse resistente all’acqua. È tutto vero.
Vero quanto un altro fatto, una caratteristica che il 3310 aveva e che nessuno smartphone è mai stato in grado di eguagliare: una batteria pressoché infinita. I telefoni della nostra epoca ci permettono di fare cose inimmaginabili fino a pochi anni fa. Eppure non possono eguagliare l’affidabilità di una batteria che, proprio come gli amici veri, non ti abbandonava mai. 260 ore in standby e 4 ore e 30 minuti in talktime. Oggi è fantascienza. L’iPhone è un gran bell’oggetto, ma scarico è potenziale inespresso. Un 3310 con il 10% di batteria è la salvezza.
Quello per il 3310 è un tipo di affetto verso un cellulare ineguagliato nella storia della telefonia mobile. Nell’era dei social, questo ha avuto delle conseguenze. Conversazioni, memes, pubblicità gratuita, generata in modo spontaneo dagli utenti, distribuita attraverso migliaia di canali. È un vero peccato che il Nokia 3310 non esista più.
Un momento. E se…
Nokia ci riprova con il grande classico
È innegabile che Nokia, nell’era degli smartphone, stia arrancando quasi timidamente in mezzo ai suoi importanti competitors. E allora, perché non riesumare colui che ha fatto la gloria di Nokia nei primi anni 2000? Forse è un rischio. Forse la più grande opportunità per rilanciare la popolarità della multinazionale finlandese, ormai offuscata da Apple, LG e Samsung.
Il nuovo 3310 dell’operazione nostalgia ha un look leggermente diverso da quello che affettuosamente ricordiamo.
Compattezza, linearità e layout dei tasti restano invariati. Il redivivo 3310 sfoggia però uno schermo dal design simile ai moderni smartphone, nonostante non sia touch screen. Una fotocamera, sì, ma che non consente di praticare uno dei più diffusi rituali antropologici della nostra era: il selfie. Con il nuovo 3310 è possibile scattare foto e girare video (da immagazzinare in una micro SD fino a 32 GB), ma non sarà possibile fare autoscatti. Anche la condivisione delle foto e dei video sui social potrebbe risultare più difficoltosa, in quanto il nuovo 3310 non può connettersi alle reti wi-fi. Niente selfie, ma anche niente MMS e e-mail. Sì alla radio FM, no alla riproduzione di MP3. In compenso, le suonerie ora sono polifoniche (compresa quella che l’ha reso celebre). Snake torna in versione a colori (anche se con la caratteristica grafica pixelata). Torna anche la batteria prodigiosa che manca a tutti noi (fino a 22 ore in uso, fino a un mese in stad-by). La vibrazione c’è, e possiamo solo augurarci che sia memorabile quanto quella dell’originale.
Operazione nostalgia: top o flop?
Bella domanda. Il Nokia 3310 arriverà sul mercato nella seconda metà del 2017 al prezzo di 49€. Come verrà accolto resta un mistero. Verrà comprato per curiosità? Utilizzato come telefono d’emergenza? Deluderà le aspettative dei nostalgici? Ma soprattutto, sarà davvero come tornare al modello degli anni 2000? Ci renderemo finalmente conto di non avere -davvero- bisogno di decine di applicazioni sullo smartphone? Ai posteri l’ardua sentenza.