Fare link building rientra nelle principali attività di SEO off-page, che si distingue dalla SEO on-page perché non interviene sugli elementi del sito come testi, link interni o meta tag ma sui fattori esterni che determinato il posizionamento di un sito rispetto ad un altro.

 

Indice

  1. Cosa significa fare link building?
  2. Cosa c’è alla base di una campagna di link building?
  3. Gli errori da non commettere in una campagna di link building
  4. Quali sono le fasi di una campagna di link building?
  5. Come possono essere i backlink?
  6. Quanto ci vuole per vedere i risultati dell’attività di link building?
  7. Gli articoli sulla SEO di Brand039

 

Cosa significa fare link building?

Fare link building significa lavorare sodo per ottenere backlink di qualità che da altri siti puntano al tuo. In questo modo, il motore di ricerca ha più elementi per valutare e stabilire il ranking di un portale/sito.

Come dice il termine stesso, link building significa costruire link, ovvero mettere in pratica delle strategie che portano a migliorare Domain e Page Authority (autorevolezza del dominio e della pagina), Page Rank (classifica delle pagine) e Link Popularity (i link ricevuti da altri siti).

Quindi, se ti stai ancora chiedendo perché dovresti fare link building, la risposta è semplice: per aumentare la visibilità e l’autorevolezza del tuo sito.

 

Cosa c’è alla base di una campagna di link building?

Alla base di qualsiasi campagna di link building deve esserci un’accurata strategia che va definita a monte, prima di cominciare a fare qualsiasi altra cosa.

Non esiste una regola universale, spesso si tratta di provare e riprovare fino a quando non si trova una combinazione di interventi ottimale. Esistono, buone, mediocri e pessime strategie.

Per intenderci, usufruire dei servizi che vendono pacchetti di link è la peggiore strategia che tu possa adottare.

 

Gli errori da non commettere in una campagna di link building

Per non rischiare di vanificare il tuo costante impegno, ricordati le 3 principali regole per non essere penalizzato dai motori di ricerca:

  • Non acquistare mai link da software di link building automation o da marketplace
  • Non accettare link da qualsiasi sito: è la qualità che conta
  • Non concentrarti solo sulla homepage: per essere efficace il link building deve essere effettuato in modo uniforme su tutte le pagine del sito.

 

Quali sono le fasi di una campagna di link building?

Le fasi di una corretta campagna di link building sono:

 

Analisi del profilo link

Quando decidi di prendere in mano l’attività di backlink del tuo sito è necessario andare ad analizzare lo storico, ossia il suo profilo link, estrapolando tutti i dettagli dei backlink. Ti consigliamo di realizzare un report in cui, per ciascuno, riporti i principali KPI, key performance indicator, per  valutarne la qualità in modo più immediato. Fra questi, concentrati su:

  • Anchor text
  • Link dofollow/nofollow
  • Tipo di redirect

 

La ricerca dei portali

Una volta che hai chiara la situazione attuale, puoi iniziare a cercare nuove fonti, attendibili e di qualità per le tue campagne di link building. In questa fase, ti consigliamo di servirti di alcuni tool online che ti semplificano la ricerca.

Per essere sicuro di non aver fatto considerazioni errate, dopo aver raccolto la lista dei portali, procedi con un’analisi più dettagliata di ciascuno. Questo ti aiuterà ad accertarti che stai puntando sul cavallo giusto. Non accontentarti e ricordati: “autorevolezza e qualità”.

 

Contatto e presentazione

Nonostante tendiamo a parlare di portali e siti quasi come se vivessero di luce propria, dietro le quinte ci sono persone che con fatica e passione li tengono aggiornati per ottenere migliori performance. Quindi, una volta selezionata la lista dei prescelti, partendo dai più autorevoli, inizia a contattarli per presentarti. Formula il corpo di una mail che sia cordiale ma al tempo stesso diretta e concisa: molti dettagli e pochi ricami.

Quello che loro vogliono sapere è: chi sei, per quale sito li contatti, cosa vorresti pubblicare e perché dovrebbero considerare proprio la tua richiesta. Questi portali, probabilmente, ricevono moltissime richieste di questo genere e devono poter comprendere a colpo d’occhio se la tua è più o meno interessante di altre.

 

Realizzazione di contenuti

A questo punto, si passa all’ultimo step prima del monitoraggio: la creazione dei contenuti innovativi, creativi e rilevanti per il pubblico di riferimento che verranno veicolati attraverso attività di article marketing, guest blogging, web directory e social network.

 

Monitoraggio

Per il monitoraggio dei link in ingresso ti consigliamo l’utilizzo di tool e software a pagamento (con versioni di prova free) che garantiscono la massima precisione nella rilevazione come SeoZoom, Suite italiana, e SemRush, la più nota a livello internazionale.

Utilizzando questi strumenti, puoi valutare per ciascun link in entrata:

  • la posizione in cui si trova. Per ottenere un buon punteggio deve essere visibile, accattivante e facilmente cliccabile.
  • Il numero di link in uscita dalla pagina che linka il tuo sito. Se sei l’unico ad avere il link in quella pagina, il backlink acquisisce maggior valore, se sei uno dei tanto avrà un valore inferiore.
  • La qualità del profilo backlink della pagina che ti linka per capire se gode di buona reputazione e alto punteggio nel ranking. Questo fa acquisire maggior valore al link al tuo sito.
  • Gli anchor text per comprendere quali sono le parole chiave con le quali la pagina linka al tuo sito per comprenderne e valutarne la pertinenza.

Il monitoraggio è molto utile per scovare backlink non graditi e che possono danneggiare la tua reputation. In questo caso, puoi rifiutarli utilizzando uno strumento messo a disposizione da Google.

 

Come possono essere i backlink?

I link possono essere:

  • acquistati: backlink ottenuti a seguito di pagamento o scambio (link reciproci o commenti a blog)
  • editoriali: backlink spontanei ottenuti per merito del contenuto
  • dofollow: backlink tracciabili e indicizzabili che incidono sul punteggio per il ranking
  • nofollow: backlink non tracciabili e indicizzabili che non incidono sul punteggio per il ranking
  • black hat: tecniche scorrette di ottenimento di backlink che vengono penalizzate
  • white hat: tecniche di ottenimento backlink corrette e dovuti all’impegno e costanza dell’attività di link earning

 

Quanto ci vuole per vedere i risultati dell’attività di link building?

Solitamente, un po’. Ciò significa che non ci vogliono tre giorni e non ci vuole un anno. Essendo un’attività che richiede un impegno costante di tempo e non un investimento di denaro, come vale invece per la pubblicità sui motori di ricerca, bisogna avere molta pazienza e i risultati non sono immediati.

L’importante è rilevare la posizione di partenza per poter poi analizzare i cambiamenti.

 

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