Diventare storydoer è fondamentale per una buona riuscita. Sempre più aziende sono alla ricerca di una corretta chiave di lettura per raggiungere il successo e il riconoscimento positivo da parte dei clienti con i quali si trovano, quotidianamente, a dialogare.

Raccontarsi a fatti

L’aspetto più importante è far conoscere la propria identità, la propria missione e i propri progetti al mondo. Qual è il miglior modo se non mostrarlo? Una volta si parlava con entusiasmo di storytelling, ovvero di raccontarsi a parole, nel tempo, però, la fiducia del consumatore è diventata più difficile da conquistare. L’unico vero modo per trasmettere la passione con la quale si lavora è coinvolgere nelle attività ogni potenziale consumatore. Vedere con i propri occhi la dedizione di un professionista porta a fidarsi e ad affidarsi a quest’ultimo.

Vedere per credere

Con i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, gli utenti possono partecipare, valutare, esprimere la propria opinione e consigliare. In quest’ottica, ciò che crea valore è la partecipazione degli users sommata alla bidirezionalità della comunicazione. L’utente non viene catapultato all’interno di un’esperienza ma concorre a crearla. La condivisione è necessaria per non vendere solo un prodotto ma un insieme di fattori di qualità e valori che gli utenti possono fare propri e veicolare. Questo meccanismo rappresenta la pubblicità più autentica ed efficace che ogni azienda possa mai desiderare.

Come fare a raccontarsi?

Esistono numerosi metodi per raccontarsi mostrando la propria identità attraverso contenuti facilmente fruibili ed interattivi. Alla base di ogni strategia, si dovrebbe trovare:

  • l’importanza del real time sharing (ad esempio l’utilizzo delle Instagram Stories)
  • l’autenticità dei contenuti veicolati (testimonianze reali sui progetti)
  • l’ascolto dei bisogni degli utenti per fornire soluzioni utili
  • l’invito, rivolto agli utenti, a collaborare per creare un’esperienza significativa attraverso CTA, call to action, continuative.