Hai un sito web ? Ti è capitato di sentire la parola “DNS” ma non sai cosa vuol dire ? Nessun problema. Vediamo insieme, in modo semplice ed intuitivo, il significato dell’acronimo e il funzionamento.
Cosa significa DNS
L’acronimo sta a significare Domain Name System, il sistema dei nomi di dominio. Questo fa sì che un sito possa essere trovato in rete digitando nel motore di ricerca un nome anziché un indirizzo IP.
Anche se molto distante dalle logiche attuali, prima del 1983, per raggiungere un sito web, era necessario conoscere il suo indirizzo IP, ovvero una stringa composta da 4 serie di numeri. Ad esempio, prima della messa a punto del sistema DNS, per cercare il sito di Brand039 sarebbe stato necessario digitare il seguente indirizzo IP 81.29.215.108.
Oggi, questa modalità è ancora attiva ma non più utilizzata per visualizzare il sito che desideri.
Come funzionano i DNS
Per capire come funzionano partiamo dall’esempio del precedente paragrafo. Prima, digitando l’indirizzo IP 81.29.215.108, si giungeva al sito www.brand039.com. Oggi scrivendo www.brand039.com accade la stessa cosa, com’è possibile ? Come sono associati questi due elementi ? Di questo si occupa il sistema DNS. Quando digiti il nome di un sito, il compito dei DNS è quello di indirizzarti al corrispondente indirizzo IP. In altre parole, traduce per il tuo browser.
Ai DNS dobbiamo il merito di aver semplificato di parecchio la navigazione e l’utilizzo della rete rendendo le informazioni più accessibili.
I server DNS
Perché tutto questo procedimento possa verificarsi, esistono molti server DNS dislocati in tutto il mondo. Questi contengono le informazioni che consentono di collegare il dominio di un sito al suo indirizzo IP. Quando utilizzi il tuo dispositivo per effettuare una ricerca online, attivi inconsapevolmente il server DNS che, di default, il tuo provider di rete ti fornisce.
Ad esempio se la tua connessione utilizza la fibra di Fastweb, il tuo dispositivo attiverà il server DNS messo a disposizione da Fastweb, a meno che tu non lo abbia cambiato manualmente.
Perché cambiare i server DNS e come scegliere i migliori
Non sempre i server DNS risultato performanti. Spesso sono lenti e pongono blocchi ad alcuni siti. In questo caso, è necessario un cambio. Prima di procedere, valuta tutte le possibilità in base alle tue esigenze e individua quello che fa per te.
Per aiutarti, ti facciamo alcuni esempi di DNS comuni, veloci e molto utilizzati. Innanzitutto, dovresti sapere che esistono versioni gratuite e piani di abbonamento a pagamento di questo servizio. La scelta dipende dalle tue esigenze: se devi impostare molti domini, ti consigliamo di valutare piani di abbonamento a pagamento. In caso contrario, anche uno gratuito potrebbe essere sufficiente.
Fra questi troviamo quelli di Google, Google Public DNS, apprezzati dagli utenti per la loro velocità e capacità di far visualizzare alcuni siti che i provider italiani oscurano.
Cos’è l’host file e a cosa serve
L’host file è un foglio di testo che ha la funzione di risolvere i nomi degli host nei corrispondenti indirizzi IP senza bisogno di contattare il server DNS.
In altre parole questo documento svolge il medesimo compito dei DNS con la differenza che le richieste vengono eseguite direttamente dal sistema operativo locale prima di contattare il server DNS di riferimento (solo per gli host definiti).
All’interno del proprio computer, questo file si trova nella memoria locale e il percorso per arrivarci cambia a seconda del sistema operativo:
- Windows: C:\Windows\System32\drivers\etc\hosts
- Linux: /etc/hosts
- macOS: /private/etc/hosts
- Android: /system/etc/hosts
- iOS: /etc/hosts
L’host file prevede che si scriva sulla stessa riga prima l’indirizzo IP seguito dal comando TAB seguito a sua volta dal nome da risolvere.
Ad esempio:
81.29.215.108 brand039.com
È possibile che un indirizzo IP abbia più nomi ad esso collegati. In questo caso vanno esplicitati tutti per evitare che qualcosa venga dimenticato. Non è necessario specificare il protocollo.
Ad esempio
81.29.215.108 brand039.com www.brand039.com
Il file host può essere utilizzato anche per bloccare altri host. Per far ciò dovrai associare il nome da bloccare a un indirizzo speciale.
Cosa sono gli indirizzi speciali ?
Esistono due tipi di indirizzi IP speciali:
“Nessun indirizzo particolare”: in questo caso non c’è risoluzione all’associazione
“Indirizzo di loopback”: in questo caso il sistema comunica con se stesso, facendo “tornare indietro” le richieste al mittente.
Ad esempio
127.0.0.1 brand039.com www.brand039.com
0.0.0.0 brand039.com www.brand039.com
Perché si è scelto proprio il numero 127.0.0.1 ?
La motivazione più credibile sulla scelta dell’indirizzo del localhost è che l’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, abbia riservato un intervallo di domini per scopi speciali (da 127.0.0.0 a 127.255.255.255).
In passato, in internet gli IP erano divisi in classi. La classe A partiva da 0.0.0.0 e arrivava a 127.255.255.255. Si suppone, quindi, che 127 era il primo posto disponibile dell’ultimo blocco della classe di indirizzi speciali. Questo numero 127, indipendentemente dai seguenti, comunica la volontà di non inviare la richiesta alla rete bensì a se stessi, attivando quindi il loopback.
Messaggi di errore collegati al server DNS
Quando il collegamento tra il browser che stai utilizzando e il server DNS non funziona nella maniera corretta, ci viene restituito il seguente errore “il server DNS non risponde”. I fattori scatenanti potrebbero essere molti.
- Browser: se è configurato in maniera errata, lo capisci velocemente effettuando un test da un altro browser;
- Dispositivo: se questa è la causa, lo capisci velocemente effettuando un test da un altro dispositivo;
- Connessione alla rete: se stai utilizzando il wifi prova a utilizzare il cavo di rete per escludere il problema del collegamento senza fili.
- Configurazione della connessione di rete: come test procedi per step con il riavvio del modem e del router, la disattivazione del firewall o dell’antivirus, la cancellazione della cache DNS e l’impostazione dei DNS manualmente.
- Configurazione del sito web: utilizza down.com per verificare che non sia un errore di visualizzazione tuo ma che il sito sia effettivamente “down” per tutti. In questo caso, bisogna prontamente intervenire per ripristinare il funzionamento.
Se la configurazione non è un argomento a te familiare ma ne hai bisogno, contatta il tuo webmaster di fiducia e richiedi il suo intervento per non perdere utenti interessati a consultare il tuo sito.