Se stai pensando di realizzare il tuo sito web oppure lo hai messo online da poco e ti stai chiedendo se ci sono tool che possono aiutarti a gestirlo e a sfruttare le sue potenzialità al meglio, la risposta è sì.

Ogni potenzialità può essere sfruttata e approfondita con dei tool appositi che vengono collegati al sito o che lavorano parallelamente. Ma la domanda è: Quali sono i tool da conoscere e utilizzare se si possiede un sito web? Quali sono i più utili per la gestione delle attività quotidiane? Continua a leggere per scoprire la nostra classifica.

 

I 10 tool da utilizzare se hai un sito web

Di seguito, trovi la classifica dei 10 tool che consigliamo a tutti coloro che desiderano gestire al meglio il proprio sito e i dati ad esso collegati.

 

I nostri consigli si focalizzano su un tool per ogni attività importante da non trascurare quando si ha un sito:

  • Cercare il dominio: who.is
  • Creare un  collegamento diretto con il cliente: WhatsHelp
  • Fare posizionamento organico, SEO: Seozoom
  • Supportare la scrittura di blog, news e comunicazioni: grammarly
  • Inviare newsletter: MailUp
  • Gestire gli account social per una comunicazione integrata: Hootsuite
  • Analizzare i dati del sito e delle campagne Google Ads: Google Analytics
  • Analizzare le menzioni del tuo brand sul web: Mention
  • Analizzare le modalità di interazione degli utenti sul sito, la User Experience: Hojar
  • Analizzare la velocità di caricamento delle pagine: Page Speed Insight

 

Il miglior tool per la ricerca del dominio: Who.is

Quando inizi un progetto per la realizzazione del tuo sito web la prima cosa a cui pensare ancor prima di immaginare il layout, i colori e l’albero di navigazione è identificare un dominio coerente con l’attività ma soprattutto che non sia già registrato da qualcun altro.

Anziché cercare su siti diversi, puoi usufruire di un solo database, quello di who.is che è in grado di dirti se il dominio è disponibile oppure no, l’eventuale costo, le informazioni sul proprietario e la possibilità di fare un’offerta per quel dominio. Questo ti semplificherà di molto la vita.

 

Il miglior tool per rendere interattiva e diretta la comunicazione con il cliente: WhatsHelp

Ricordati di non mettere online il sito senza un canale di comunicazione privilegiato per i tuoi clienti. Chi ti contatta deve poterlo fare in modo rapido, semplice e senza dover copiare il tuo indirizzo email e incollarlo in un’altra applicazione.

Utilizzando il widget WhatsHelp potrai chattare e inviare comunicazioni ai tuoi clienti reali e potenziali. Questo, per esperienza di molti nostri clienti che lo stanno usando da più di un anno, aumenta considerevolmente il numero di contatti proprio perché non richiede troppo impegno e concentrazione: un clic e si chatta proprio come tra amici.

 

Il miglior tool per fare posizionamento organico, SEO: Seozoom

Dopo la messa online, si inizia con il lavoro di posizionamento organico, la SEO (Search Engine Optimization) per essere più visibili sui motori di ricerca. Per far ciò, ti puoi affidare ad una piattaforma che si chiama SeoZoom (se l’hai già provata e non ti sei trovato bene puoi provare ad utilizzare SemRush). Da questa suite made in Italy, puoi gestire, controllare e analizzare la tua attività di posizionamento (miglioramenti e peggioramenti) e quella dei tuoi concorrenti da cui prendere spunto per implementazioni future.

Perché utilizzare SeoZoom?

  • Analizzare siti web
  • Analizzare le keyword
  • Analizzare pagine web

Queste analisi nello specifico ti consentono di ottimizzare il tuo sito internet, osservare i tuoi concorrenti, monitorare le attività SEO per affermarne l’efficacia o l’insuccesso, migliorare i contenuti che non risultano essere SEO-oriented e incrementare la tua reputazione.

 

Il miglior tool per supportare la scrittura del blog: Grammarly

Quando inizi a svolgere l’attività di SEO ti renderai conto dell’importanza di avere un blog da arricchire giorno dopo giorno. Spesso ti trovi a scrivere chilometri di articoli per la voglia di raccontare tutta la tua conoscenza e ti dimentichi di prestare la giusta attenzione alla grammatica. Sì lo so, la cosa più facile è dare la colpa al correttore automatico, funziona sempre.

Ma dopo aver scaricato il barile, il contenuto non può andare online così: la tua reputazione da scrittore crollerebbe radicalmente.

Per aiutarti nella stesura del contenuto dal punto di vista di grammatica e ortografia, puoi utilizzare Grammarly, un assistente digitale. Per averlo è sufficiente scaricare l’estensione per Google Chrome.

 

Il miglior tool per inviare newsletter: MailUp

I tuoi clienti desiderano essere aggiornati sui nuovi contenuti pubblicati sul sito? Se hanno espresso il consenso puoi inserirli nel tuo database di contatti ai quali inviare una newsletter periodica. Per questo genere di attività ti consigliamo di utilizzare MailUp. Questo strumento ti consente di creare messaggi del tutto personalizzati gestendo i blocchi a tua disposizione: testi, immagini, pulsanti, moduli separatori e molto altro.

Dopo gli invii, potrai anche visualizzare le statistiche e fare delle considerazioni sui risultati: il tasso di apertura e il CTR ti indicheranno come stanno andando le tue campagne di email marketing. In alternativa, per inviare messaggi in mail potete utilizzare i tool dei quali abbiamo parlato nel nostro precedente articolo sui sui sistemi di newsletter).

 

Il miglior tool per gestire i diversi profili social: Hootsuite

Hootsuite consente ai Social Media Manager di gestire più profili social da una sola piattaforma. Questa soluzione è intuitiva e pensata per poter essere utilizzata anche da chi Social Media Manager non è. Se la tua attività ha profili attivi su più social network, con un solo clic puoi condividere i tuoi contenuti ovunque e contemporaneamente oppure programmarli per essere pubblicati in un secondo momento.

Se notate un errore dopo la pubblicazione, non spaventatevi, Hootsuite da la possibilità di modificare i post dopo aver iniziato la condivisione. Vuoi saperne di più su come comunicare sui social e sulla gestione di una pagina facebook? Leggi i nostri due articoli di approfondimento.

 

Il miglior tool per la analizzare i dati del sito e delle campagne Google Ads: Google Analytics

Tu hai un sito internet e ancora non stai usando Google Analytics? Non ci crediamo ma se così fosse ti consigliamo di inserire il codice di monitoraggio ORA. Ecco il perché: avere un bel sito internet fa cool ma se non viene utilizzato come un potente strumento di comunicazione non serve a niente.

Google Analytics ti consente di avere sotto mano i dati relativi al sito e al suo utilizzo: quante persone lo guardano, quanti ritornano, quali pagine vengono viste di più, quanto tempo gli utenti trascorrono sul tuo sito, quante conversioni e eventi genera e così via. Questi dati sono fondamentali per migliorare la propria comunicazione.

Un esempio pratico: se hai un e-commerce e, analizzando i dati di Analytics relativi al flusso di acquisto, noti che tanti utenti si bloccando allo stesso step, potrebbe significare che quello step presenta delle complessità a livello di User Experience da risolvere. Sembra banale ma non lo è. La complessità fa perdere la pazienza agli utenti.

 

Il miglior tool per scoprire cosa dice il web di te: Mention

Avere una presenza digitale è un arma a doppio taglio perché gli utenti parlano di te e potrebbero farlo sia in positivo che in negativo. L’unica costante certa è che quando qualcuno parla di te è bene fornire una risposta. Comprendiamo che sia impossibile scandagliare manualmente la rete: per questo c’è Mention, una piattaforma di monitoraggio in grado di individuare tutte le “menzioni pubbliche”.

Puoi utilizzare questa piattaforma ad esempio per:

  • conoscere la reputazione della tua attività
  • pianificare attività di comment marketing
  • trovare influencer di settore

 

Il miglior tool per scoprire come interagiscono gli utenti con il tuo sito: Hotjar

Questo è uno strumento magico che associato a Google Analytics può fornirti dati assolutamente dettagliati. Nello specifico Hotjar ti consente principalmente di:

  • visualizzare il comportamento degli utenti con le heatmaps
  • registrare cosa guardano gli utenti riproducendo le loro sessioni
  • comprendere quale pagina ha il tasso di abbandono più alto e in quale campo dei form di contatto vengono riscontrate
  • maggiori difficoltà di completamento
  • richiedere feedback sul sito direttamente agli utenti

 

Il miglior tool per analizzare la velocità di caricamento della pagine del sito: Page Speed Insight

Ultimo ma non per importanza, troviamo Google Page Speed Insight che serve ad analizzare la velocità di caricamento delle pagine di un sito web. È uno strumento di Google per sviluppatori, ma l’utilizzo è molto semplice. Inserendo l’url del sito web riceviamo di tutta risposta i dati richiesti con i consigli e opportunità correlate. La complessità risiede nel leggere questi risultati ed implementare le modifiche necessarie. Per questo vi consigliamo di affidarvi a esperti programmatori che ne capiscono.

Se non hai tempo per integrare l’utilizzo di questi tool alla gestione del tuo sito web ma sei interessato all’argomento, contattaci e lo faremo noi per te!!!